C’è un piatto che non conosce mode, crisi o confini: la pasta.
Dopo gli anni di incertezza post-pandemica, torna a crescere in tutto il mondo, spinta da consumatori che cercano qualcosa di semplice, buono e autentico.
I dati Circana – CREST 2025 lo confermano: la pasta è in ripresa ovunque, anche in quei Paesi dove aveva perso terreno negli ultimi anni. L’Europa, un tempo area in calo, torna finalmente in positivo.
La forza della pasta sta nella sua versatilità.
È economica, ma non banale. Leggera, ma capace di trasformarsi in piatto gourmet.
In un momento in cui le persone scelgono con più attenzione cosa mettere nel piatto, la pasta vince perché rappresenta equilibrio, comfort e valore.
È il simbolo di un mangiare quotidiano, accessibile ma ricco di significato.
Uno dei dati più interessanti riguarda i consumi fuori casa:
oggi quasi la metà delle porzioni di pasta (44%) viene consumata in ristoranti, bar e mense, e la quota è in crescita.
Nel 2023 la “pasta fuori casa” rappresentava il 24% dei consumi, oggi è salita al 27%.
Un segnale forte: la pasta torna protagonista anche nella ristorazione veloce e collettiva, dove è apprezzata per la sua praticità e capacità di adattarsi a ogni menu.
Non è più solo il piatto della domenica, ma un’opzione quotidiana anche per chi pranza in ufficio o viaggia.
Ma non finisce qui.
Anche nei ristoranti fine dining, quelli con scontrino medio oltre i 60 euro, la pasta cresce.
Un dato in controtendenza, che racconta una trasformazione culturale:
da piatto “di casa” a piatto da chef, reinterpretato con materie prime di eccellenza e tecniche raffinate.
È la prova che la pasta non è solo tradizione: è un linguaggio contemporaneo, capace di evolversi e rappresentare al meglio la nuova cucina italiana nel mondo.
Oggi la pasta è scelta da uomini e donne, da giovani e adulti.
Cresce in tutte le fasce d’età, con un consumo equilibrato e diffuso: un cibo universale, capace di unire generazioni e culture diverse.
Nel 2025, la pasta non è semplicemente tornata: si è riposizionata.
Ha ritrovato il suo spazio nel fuori casa, ha conquistato i ristoranti di alto livello e si conferma come punto d’incontro tra tradizione, gusto e modernità.
In sintesi:
La pasta non è cambiata.
Siamo noi ad averla riscoperta.
E nel 2025, questo piatto millenario continua a raccontare — meglio di ogni altro — la storia di come mangiamo oggi.
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